«Mi chiamo Massimo, e fino a sei mesi fa mi sentivo un vecchio»
Ho 42 anni. Un buon lavoro, un appartamento, un’auto. Tutto ciò che sognavo a 25 anni. Ma dentro — il vuoto. Il lavoro mi prosciugava. La sera tornavo a casa con un solo desiderio: buttarmi sul divano con il telefono.
Accanto a me c’era lei. Mia moglie. La stessa donna splendida di cui mi sono innamorato perdutamente 15 anni fa. Ma vedevo spegnersi la luce nei suoi occhi. Le nostre notti sono diventate una formalità. Prima una volta a settimana. Poi una al mese. Poi… silenzio.
La cosa più dura non erano i rimproveri — non ce n’erano. Era la sua delusione silenziosa. Fingevo che fosse tutto ok: «Sono stanco», «Troppo stress», «Domani». Ma entrambi sapevamo la verità. Non ce la facevo più.
La mia virilità mi tradiva nel momento decisivo. L’erezione era debole, incerta. Venivo in pochi minuti, senza riuscire a darle piacere. Non mi sentivo un uomo, ma una sua pallida imitazione. Ho iniziato a evitare l’intimità, temendo l’ennesimo fallimento.
Il momento della svolta
Un giorno ho trovato un forum chiuso per uomini. Un tizio parlava di uno sviluppo svizzero per reparti speciali. Una formula che riporta la potenza maschile al picco dei 20 anni. Senza ormoni né effetti collaterali. Sembrava una cavolata, ma ero disperato. Si chiamava Testosteron Boost.
Ho deciso di rischiare. Che cosa avevo da perdere? L’ho ordinato e ho iniziato ad assumerlo. La prima settimana — niente. Già pensavo fosse l’ennesima truffa. E poi…